Basilica di San Zeno

Basilica di San Zeno

Capolavoro del romanico in Italia, fu fondata da re Pipino (o secondo alcuni rifondata) tra l’VIII e il IX sec., sulla tomba del patrono di Verona, attorno al quale si era sviluppato un culto con radici antiche (V sec.). Le attuali strutture romaniche sono dovute principalmente alle modifiche attuate nel XII sec., dopo il terremoto del 1117. Solo l’abside, rifatto alla fine del XIV sec., presenta forme gotiche.
La facciata in tufo è attraversata da una galleria di bifore in marmo rosso. Al centro si apre la ruota della fortuna, grande rosone dell’inizio del XIII sec. di Brioloto, decorato da 6 statue che raffigurano le alterne vicende umane. La parte centrale della facciata è caratterizzata anche dal portale con protiro del maestro Nicolò (e aiuti, 1138). Il protiro è sostenuto da due leoni. L’arco è decorato con motivi animali e vegetali, con sculture di santi e raffigurazioni dei mesi (sui lati). Nella lunetta è scolpito S. Zeno e (alla base) alcuni miracoli del santo; queste sculture conservano ancora ampie tracce di una antica policromia. Il portale della basilica è un esempio fondamentale di scultura romanica; ogni battente ligneo è decorato da 24 formelle di bronzo, a rilievo. A sinistra ci sono le Storie del Nuovo Testamento e un mascherone, a destra 18 Storie dell’Antico Testamento, 4 Storie di S. Zeno, un S. Michele e un altro mascherone. Altre formelle, più piccole, ricoprono gli stipiti interni dei battenti e presentano figure di re incoronati, virtù, santi e uno scultore al lavoro. Ai lati del protiro si trovano rilievi in pietra: a sinistra le Storie della Genesi del maestro Guglielmo (XII sec.) e la raffigurazione della leggenda Teodorico attirato all’inferno, di artista ignoto; a destra Scene di vita di Gesù del maestro Nicolò e raffigurazioni di duelli fra guerrieri, anche queste di autore ignoto. Le pareti laterali della basilica e l’abside presentano il tipico rivestimento veronese di fasce alternate di tufo e cotto.
L’interno è a croce latina a 3 navate, divise da pilastri cruciformi, alternati a colonne con capitelli a motivi zoomorfi e capitelli corinzi provenienti da edifici romani. Il soffitto ligneo carenato è della fine del ‘300. La chiesa è ricca di opere d’arte: vi si trovano opere pittoriche dal XIII al XVI sec. e opere scultoree del XII, XIII e XIV sec. Da ricordare: la croce stazionale della metà del ‘300, attribuita a Lorenzo Veneziano; il battistero ottagonale di marmo, del XIII sec., attribuito a Brioloto; la coppa di porfido (oltre 2 metri di diametro) che doveva appartenere ad un edificio termale della Verona romana; la pala Madonna e santi di Francesco Torbido; l’enorme affresco S. Cristoforo, uno dei più antichi (risale alla fine del XIII sec.); all’altare maggiore, il sarcofago dei SS. Lupicino, Lucillo e Crescenziano (vescovi veronesi), con decorazioni scultoree raffiguranti scene del Vangelo, di un maestro anonimo del XII sec.; il dipinto della Crocifissione della scuola di Altichiero (fine ‘300); la statua in marmo rosso di San Zen che ride, di autore veronese del XIII sec. (reca ampie tracce della colorazione originaria).
L’opera più importante conservata in S. Zeno è il trittico di Andrea Mantegna (1457-1459), capolavoro della pittura rinascimentale dell’Italia Settentrionale. Il trittico ha come soggetto la Madonna con Bambino e santi; portato via dai francesi nel 1797, fu recuperato più tardi, ad eccezione dei dipinti della predella (quelli attuali sono copie di Paolo Veronese).
La cripta è del XIII sec., presenta 7 arcate con fregi di Adamino da S. Giorgio (artista locale) appoggiate su capitelli e archivolti scolpiti, della prima metà del XII sec. Le pareti sono affrescate con dipinti del XIII e XIV sec.; una cancellata del ‘400 chiude l’abside, in cui è conservato il sarcofago con le reliquie di S. Zeno.
Sul lato destro della chiesa e non appoggiato a questa, il campanile si innalza per 72 metri. Iniziato nel 1045, ma restaurato già nel 1120 (dopo il terremoto del 1117), è stato ultimato nel 1173. Al di sopra della zoccolatura presenta la caratteristica bicromia dovuta all’utilizzo di fasce alternate di tufo e cotto. È diviso in piani da cornici ad archetti di tufo ed è coronato da un doppio ordine di trifore e da una cuspide con 4 pinnacoli angolari. Sui fianchi sono inserite decorazioni scultore romane.
Accanto alla basilica, fin dall’età carolingia, era presente un monastero benedettino, che divenne molto presto un centro catalizzatore molto forte, tanto da far sviluppare, nei pressi, una piccola città (il cosiddetto borgo S. Zeno). A partire dal X sec., presso il monastero soggiornarono abitualmente gli imperatori del Sacro Romano Impero, quando dovevano trattenersi a Verona. Il monastero (diventata abbazia) fu soppresso nel 1770 (dopo una lunga fase di decadenza, iniziata con gli Scaligeri) e in epoca napoleonica fu progressivamente demolito perché utilizzato come cava per materiale edilizio di reimpiego. Dell’antica abbazia rimangono solo il torrione e il chiostro.
Il chiostro sul fianco sinistro della basilica fu costruito a cavallo fra il ‘200 e il ‘300; si tratta di un ampio quadrilatero romanico-gotico, con colonnine binate e capitelli a foglie uncinate. Uno dei muri (con filari in cotto a pietra alternati) è probabilmente altomedievale. Sotto il portico sono presenti numerosi frammenti pittorici e scultorei e varie sepolture (fra cui quella dell’abate Giuseppe della Scala, citato da Dante nel suo Purgatorio).
Il torrione che si eleva sul lato sinistro della piazza è una costruzione in cotto, coronata da merlatura ghibellina. È stato eretto probabilmente in due momenti successivi, tra il XII e il XIII sec. All’interno sono conservati l’affresco "Omaggio dei popoli al potere imperiale", del XIII sec. e frammenti di decorazioni trecentesche.

 

L’ingresso per visite turistiche è a pagamento. È possibile acquistare il biglietto per la visita alla singola chiesa o un biglietto cumulativo per le cinque chiese di S. Zeno Maggiore, S. Anastasia, S. Lorenzo, S. Fermo Maggiore e il Duomo (Cattedrale di S. Maria Matricolare).
Orari di visita: feriali ore 10-18; festivi ore 13-18 (le visite sono sospese durante le funzioni religiose).

Per informazioni e prenotazione visite guidate
ASSOCIAZIONE "CHIESE VIVE"
Corte S. Elena - Piazza Duomo 35
Tel./Fax 045.592813




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