Piazza delle Erbe

Piazza delle Erbe

La piazza ricalca l’impianto dell’antico Foro Romano e per secoli è stata il centro della vita politica ed economica della città. La zona centrale (il cosiddetto "toloneo") è ancor oggi animata da un colorato mercato. Tra le bancarelle con ombrelloni bianchi si ergono colonne e monumenti. Provenendo da Corso Mazzini, si trovano: la colonna del mercato (1401), sormontata da un’edicola gotica (nelle cui nicchie sono scolpite figure a soggetto religioso aggiunte nel 1930) e voluta da Gian Galeazzo Visconti per esporre le insegne della sua signoria, reca su gradini e pilastri misure commerciali veronesi; la cinquecentesca berlina o capitello, baldacchino in marmo a pianta quadrata, sotto cui sedevano i podestà alla cerimonia d’insediamento; la fontana di Madonna Verona (fatta erigere nel 1368 da Cansignorio) che presenta vasca e stelo ornati da teste in rilievo e figure simboliche (opera forse di Bonino da Campione) ed è sormontata dalla figura di Madonna Verona, statua romana del I sec. d.C. (le cui parti mancanti di testa e braccia furono fatte completare da Cansignorio al momento della realizzazione della fontana); la colonna di San Marco del 1523, in marmo bianco, sulla cui sommità fu issato il leone simbolo della Repubblica di Venezia (distrutto dai francesi, l’attuale è del 1886).
La piazza è incorniciata da palazzi ed edifici che hanno segnato la storia di Verona. Sempre provenendo da Corso Mazzini, all’angolo sud-est della piazza si può osservare una serie di edifici che conservano ancora le linee strutturali delle case-torri d’età comunale, residuo dell’antico ghetto. Segue poi la DOMUS MERCATORUM (Casa dei Mercanti) fatta costruire nel 1301 da Alberto I della Scala; il palazzo presenta un portico retto da colonne e pilastri, ampie bifore e merlatura; nell’800 una ristrutturazione ne alterò le originarie forme romaniche e l’edificio divenne sede della Camera di Commercio.
Seguono una serie di case rinascimentali su cui s’innalza la TORRE DEL GARDELLO, merlata e in mattoni, fatta erigere da Cansignorio nel 1370 per collocarvi il più antico orologio a campana di Verona.
Di fianco alla Torre si trova PALAZZO MAFFEI: imponente edificio del 1668 in forme tardo-barocche, è dotato di terrazza (in origine con giardino pensile) con balaustra ornata da 6 statue di divinità pagane (Ercole, Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva).
Alla destra della piazza si trovano le cinquecentesche CASE DEI MAZZANTI (un tempo Domus Blandorum scaligera che, nel XIV, al pianoterra, ospitava botteghe e abitazioni private, mentre il piano superiore era adibito a granaio), unite da portico; le facciate sulla piazza e su Corso S. Anastasia sono state riccamente affrescate da Alberto Cavalli nella prima metà del ‘500.
L’ultimo tratto della piazza presenta il retro della Domus Nova e il prospetto laterale neoclassico del Palazzo del Comune (o della Ragione), in mezzo ai quali è appoggiato l’arco della Costa (così chiamato per la presenza, dalla metà del ‘700, di una costola di balena che pende dalla volta) da cui ci si immette in Piazza dei Signori. Sulle due piazze svetta la Torre dei Lamberti (ingresso dal cortile del Palazzo del Comune).




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