Il nome della piazza è dato dalla contrazione di Braida, toponimo derivato probabilmente dal tedesco "breit" (=largo). Corrispondente all’invaso intorno all’Arena, dalla metà del XII sec. (momento in cui la zona fu compresa nella cinta muraria cittadina) vi si tenne un grande mercato di legname, fieno e bestiame, che nel 1633 venne trasformato in grande Fiera delle Merci, con più di 250 espositori dei prodotti più diversi. Interrotta e ripresa in varie occasioni nel XVIII e XIX sec, nel 1897 la "Fiera dei cavalli" venne inaugurata nella nuova sede (primo nucleo dell’Ente Autonomo Fiere di Verona). La piazza incominciò a definirsi intorno alla prima metà del ‘500, quando Michele Sanmicheli costruì il Palazzo degli Honorii (Palazzo Guastaverza) e cominciò a delineare il profilo della zona. Solo dopo la lastricazione del "Liston" (largo marciapiede in marmo rosa della Valpolicella, materiale che caratterizza, col suo colore, molte costruzioni di Verona), nel 1770 - 1782, Piazza Bra divenne il luogo di passeggio preferito dai cittadini. Ancor oggi, dopo la sistemazione a giardino della parte centrale della piazza (1878), il lato più animato è proprio quello del "Liston", dove si affacciano palazzi che risalgono al XVI-XVIII sec., sotto cui si aprono le vetrine di numerosi bar e ristoranti.
Sempre nella piazza si trovano i portoni della Bra, due arcate merlate, fatte costruire alla fine del XIV sec. da Gian Galeazzo Visconti a ridosso della Cittadella, di cui rimane la Torre Pentagona. Accanto si trova il Museo Lapidario Maffeiano.